Endoscopia digestiva

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Durata Visita:

1 ora

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Esami del Sangue

Date:

L’endoscopia digestiva è un esame indispensabile per individuare le malattie gastro-enterologiche. È, infatti, l’unico in grado di dare una visione diretta e molto precisa della parete interna del tratto digestivo alto e basso. Grazie a un piccolo tubo flessibile e dotato di videocamera, l’endoscopio, si possono ottenere immagini nitide dell’esofago, dello stomaco, del duodeno, fino a tutto il resto dell’intestino.

Le tipologie più utilizzate di endoscopia digestiva sono la gastroscopia, la rettosigmoidoscopia e la colonscopia, che puoi effettuo nel studio medico a Sassari, on le tecniche più recenti e meno invasive possibili.

Oltre la visita: i campi di applicazione dell’endoscopia digestiva

Oltre la visita: i campi di applicazione dell’endoscopia digestiva

Possiamo definire l’endoscopia digestiva anche una tecnica terapeutica, oltre che diagnostica. Permette di vedere con precisione se ci sono delle anomalie o lesioni nel tratto digestivo e intervenire subito durante la visita stessa.

Questo mi consente di intervenire in modo tempestivo sul problema appena viene scoperto ed evitare al paziente di tornare una seconda volta o di sottoporsi a interventi tradizionali più invasivi.

Durante un’endoscopia, ad esempio, potrei eseguire anche una polipectomia cioè l’asportazione di formazioni benigne dell’intestino, ovvero i polipi. Oppure potrei effettuare una o più biopsie da inviare all’anatomopatologo per accertamenti ancora più approfonditi. In pratica, una volta individuato il problema, posso intervenire immediatamente.

L’endoscopia è una pratica molto importante anche perché si possono individuare i tumori benigni e maligni, curare i benigni  con un’operazione contestuale mininvasiva (la polipectomia, appunto) e sorvegliarli nel tempo; nel caso dei tumori maligni si possono diagnosticare, inquadrare per dimensioni, sede e mobilità sui piani (fissità e lifting), eseguire delle biopsie e inviare i campioni prelevati all’anatomopatologo di riferimento per il referto istologico che permette di ottenere il “nome e cognome” del tipo di cancro riscontrato. A quel punto sarà possibile indicare al paziente il percorso diagnostico terapeutico preciso e codificato. 

Il grande vantaggio dell’endoscopia, quindi, è che permette in modo non doloroso e mininvasivo di identificare un problema, attribuendogli un’etichetta diagnostica ben chiara, e consente margini terapeutici importanti – anche radicali e definitivi – nelle patologie benigne e potenzialmente evolutive del tratto gastroenterico. Infatti, questo esame supporta anche il campo oncologico sia per curare, che per prevenire formazioni pre-maligne o pre-neoplastiche, ovvero che possono mutare in cancro. L’endoscopia è utile anche dopo la terapia oncologia e radioterapica per la ristorazione o dopo atti chirurgici nel controllo dell’evoluzione della malattia nel tempo, il cosiddetto follow up.

Sintomi e prevenzione: quando fare un’endoscopia?

Consiglio sempre l’endoscopia digestiva a coloro che hanno parenti stretti con malattie gastro-intestinali o con polipi nell’intestino. L’ereditarietà è, infatti, un fattore di rischio e degli esami regolari sono la miglior prevenzione, se la tua famiglia è soggetta a problematiche legate al tratto digestivo. 

In casi come la presenza di polipi, poi, è possibile che tu non senta alcun fastidio, proprio perché è facile che si manifestino in maniera asintomatica finché non diventano grandi e problematici. Riuscire ad asportarli quando sono ancora piccoli e silenti, può evitarti di sentire dolore in futuro o complicazioni poco piacevoli.

Ci sono anche sintomi molto specifici in grado di farti capire che è il caso di procedere con un’endoscopia:

w il bruciore di stomaco prolungato per troppi giorni;

w il reflusso gastrico frequente;

w la difficoltà ad ingoiare il cibo;

w il sangue nel vomito;

w il sangue nelle feci;

w la diarrea cronica;

w la stipsi cronica;

w il dolore intenso o prolungato alla pancia.

Con un’endoscopia accurata posso controllare se il tuo tratto digerente è sano o se sono insorte delle patologie gastro-intestinali da curare. Grazie a questo esame si riesce anche ad individuare la celiachia. 

Endoscopia gastrica: l’esame per lo stomaco e il tratto digestivo superiore

L’endoscopia gastrica o egds (esofago gastro duodenoscopia) o gastroscopia mi permette di vedere l’interno della parte alta del sistema digerente, ossia l’esofago, lo stomaco e la prima parte dell’intestino tenue (il duodeno).

Dall’esame ricavo delle immagini molto vivide degli organi interni, grazie a una sonda di diametro di meno di 1 cm, lunga, flessibile e dotata di una telecamera con una luce bianca sulla cima, il gastroscopio. 

Se dovrai sottoporti a una gastroscopia, sappi che non è una procedura dolorosa e che al massimo potresti sentire qualche fastidio. Per questo motivo di solito l’esame viene fatto con o senza sedativi. 

Se però ti senti particolarmente in ansia al pensiero di quest’esperienza e se hai troppa paura, posso visitarti con una sedazione cosciente, così non sentirai davvero nulla. In questo caso dovrai aspettare qualche minuto in più prima di tornare a casa dal mio studio medico di Sassari. Inoltre, dovrai farti accompagnare almeno all’uscita ed evitare di guidare: i sedativi spesso danno qualche ora di assopimento o confusione.

Come avviene l’endoscopia gastrica?

La procedura è semplice: dovrò far passare l’endoscopio dalla bocca e spingerlo piano e con delicatezza fino a raggiungere tutto il tratto interessato.

Per farlo, prima ti farò stendere sul fianco sinistro sopra il lettino dell’ambulatorio, poi ti doterò di un morsetto da mettere fra i denti. Questo oggetto servirà a evitare che tu morda il gastroscopio per un movimento involontario.

L’esame dura pochi minuti e richiede qualche ora di digiuno prima del suo inizio, in genere 6 ore.

Se hai bisogno di una gastroscopia, prenota pure una visita nel mio studio medico e coglierò anche l’occasione per sciogliere altri tuoi dubbi, nel caso ne avessi.

Colonscopia: l’endoscopia del colon con la tecnica a immersione

La colonscopia mi permette di visualizzare in modo molto preciso il retto e il colon. L’esame serve a individuare la presenza di eventuali malattie croniche dell’intestino, polipi, diverticoli e tumori maligni.

Lo strumento principale è il colonscopio, cioè una sonda lunga e molto flessibile, dotata sulla punta di una telecamera e una luce. È grazie ad esso che ricavo immagini molto nitide, che mi permettono anche di rimuovere i polipi con un’efficacia diagnostica altissima (si parla di un ‘polip detention rate’ del 98%.)

Infatti, l’esame prevede di far passare il colonscopio dall’ano, per farlo poi salire per il retto e tutto il colon grazie all’aiuto dell’acqua tiepida. Così, il passaggio della sonda è più agevole e le immagini sono ancora più accurate.

L’uso dell’acqua nella colonscopia è una vera e propria tecnica: la tecnica a immersione. Nel mio studio medico a Sassari, uso solo la sua versione più recente, che viene chiamata ‘total water exchange’. In questo modo, posso escludere completamente la necessità di introdurre aria nell’intestino, perché è solo l’acqua ad aiutare il passaggio del colonscopio.

I vantaggi rispetto la tradizionale infusione d’aria sono molti, a partire da una maggiore tolleranza da parte dei pazienti. Infatti, spesso la sedazione non è necessaria, al contrario di come avveniva in passato.

Se, però, la colonscopia ti mette troppo in agitazione e non sai come superare la tua paura, posso comunque visitarti con una sedazione cosciente, così avrai la sicurezza di non percepire alcun fastidio. In questo caso, ti farò restare qualche minuto in più in ambulatorio e mi accerterò che ci sia qualcuno ad accompagnarti a casa. Il sedativo, in genere, provoca un po’ di stordimento e sonnolenza, pertanto non potrai guidare.

Come funziona la colonscopia ad immersione?

Prima di tutto, ti farò stendere sul fianco sinistro sopra il lettino. Poi procederò a inserire il coloscopio dall’ano e man mano estrarrò l’aria presente nell’intestino, sostituendola con l’acqua in quantità ben calibrate. Questa procedura fa sì che il tuo intestino si distenda e rende le sue curvature “più dolci”. Il coloscopio può allora procedere nel suo percorso in modo più fluido e si evita di forzare la sua risalita quando incontra delle curve.

Anche se il tuo intestino è particolarmente contorto, questa tecnica mi permette di procedere attraverso i punti più complessi senza troppa difficoltà.

Inoltre, l’acqua aiuta a pulire meglio l’intestino durante la visita e aumenta la grandezza dell’immagine dalla telecamera: tutti elementi che mi permettono di individuare anche formazioni molto piccole e difficili da scovare.

L’esame ha una durata variabile: per alcune persone si conclude in pochi minuti con un massimo di  soli 10 minuti, per altre – soprattutto per quelle operative in cui nel frattempo effettuo più polipectomie può durare anche dai 30 ai 50 minuti. Dipende molto da come si presenta il tuo intestino e se c’è bisogno di micro-interventi durante la colonscopia.

Se ti occorre di una colonscopia, prenota con serenità una visita nel mio studio a Sassari: ti fornirò tutte le spiegazioni necessarie, comprese le indicazioni per il digiuno di preparazione all’esame.