Visita proctologica

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Nonostante non sia molto nota, la visita proctologica è fondamentale per analizzare e curare le patologie dell’ano e del retto. In che cosa consiste? In pratica è un’ispezione anale e perianale più un’esplorazione rettale che si svolge con un dito guantato. A volte, a questo tipo di analisi si associa anche un’indagine più approfondita, fatta con strumenti appositi e poco invasivi: l’anoscopio.

Anche se molto temuta, la visita medica è invece assolutamente indolore e di solito viene consigliata dal medico di famiglia in caso di sintomi come bruciore o prurito. Se hai già notato dei sintomi sospetti al retto o all’ano, puoi comunque richiedere informazioni al mio studio medico di Sassari per capire se hai bisogno di una visita proctologica.

Visita proctologica: a cosa serve?

Grazie a una visita proctologica accurata, si vanno a individuare le patologie proctologiche, cioè tutte le malattie dell’ano e del retto. Le più comuni sono:

  • emorroidi : una formazione anatomica presente in ciascuna persona. Quando s’infiamma provoca la malattia emorroidale, quella che in modo improprio tutti noi chiamiamo “emorroidi”;
  • ragadi anali : dei piccoli taglietti che si formano sulla pelle dell’ano. Di solito si creano quando si defeca con molto sforzo perché le feci sono troppo grandi e dure;
  • Fistole perianali e diagnosi differenziale con le cisti pilonidali : le prime sono dei tramiti infiammatori fistolosi che originano dal retto o dall’ano spesso a causa di ascessi e che raggiungono la cute perianale formando l’orifizio fistoloso esterno da cui può fuoriuscire sangue o pus; le seconde sono delle protuberanze spesso tondeggianti e in rilievo, che accumulano sottopelle materiali come ciuffi di peli. Spesso si manifestano vicino all’ano, ma non si originano da quel punto, e sono dislocate sopra l’osso sacro ( regione presacrale) in particolare sul solco dove i glutei si separano;
  • polipi anali e rettali : delle escrescenze benigne che si formano sulle mucose dell’intestino. Il più delle volte, crescono in modo lento e senza dare sintomi, finché non diventano troppo grandi o mutano in un tumore maligno;
  • condilomi anali : delle sporgenze chiamate anche verruche anali. Si formano dopo aver contratto il Papilloma virus (HPV), una malattia molto comune che si tramette per lo più con il sesso non protetto.
  • rettocele: una patologia che colpisce solo le donne, specie dopo i 40 anni. Si presenta quando la membrana tra il retto e la vagina s’indebolisce fino a sfondarsi, così la parete rettale raggiunge la vagina.

Quando è necessaria la visita all’ano e al retto?

Consiglio sempre delle visite proctologiche regolari a chi ha casi di patologie anali e rettali in famiglia. Lo stesso vale per una possibile predisposizione ereditaria ai tumori dell’intestino. 

Infatti, la prevenzione è molto importante quando si tratta di intestino: spesso le patologie che lo coinvolgono si presentano senza sintomi e le condizioni gravi, come i tumori, possono rimanere silenti anche per anni.

Ci sono anche alcuni sintomi da tenere in considerazione, perché possono indicare la presenza di qualche anomalia, come:

w prurito;

w bruciore;

w sanguinamento;

w sangue nelle feci;

w dolore all’ano o al retto;

w pus

Visita proctologica: la preparazione

In genere per la visita proctologica non è necessaria una preparazione specifica: sarà sufficiente un bidet accurato alle parti intime con acqua e detergente.

Solo in casi particolari potrei farti utilizzare un clistere qualche ora prima della visita o indicarti una breve dieta da svolgere. Questi accorgimenti serviranno a ripulire il canale anale da un eccesso di feci e migliorare la visibilità con l’introduzione dell’anoscopio.

Comunque, ti fornirò tutte le istruzioni necessarie dopo aver ascoltato la tua situazione di salute, in modo da consigliarti la procedura più utile per te.

Come si svolge la visita proctologica?

Ogni visita proctologica si svolge in due fasi e una possibile terza, da valutare anche al momento.

  1. Prima di tutto, dovrò farti alcune domande per raggiungere un quadro chiaro sulla tua storia clinica come ad esempio:
  • nei tuoi pasti sono sempre comprese frutta e verdura?
  • ogni quanto vai da corpo?
  • stai assumendo farmaci?
  • da quanto tempo sono comparsi i sintomi?
  • hai notato se qualcosa sembra peggiorarli?
  • nella tua famiglia soffrite di emorroidi?
  • tra i tuoi familiari c’è stato qualche caso di tumore intestinale?

    2. A questo punto passerò alla visita obiettiva, ovvero osserverò da vicino l’ano e l’interno del retto, aiutandomi con la palpazione. Quest’ultima prevede l’uso delicato del dito avvolto dal guanto e una buona dose di lubrificante. Così potrò capire se ci sono emorroidi o formazioni come i polipi.

    3. Se necessario, la visita potrebbe continuare con un’ispezione più approfondita, grazie a un’anoscopia o, se programmata da prima, con una rettosigmoidoscopia Si tratta di esami endoscopici di breve durata che mi permettono di verificare l’ano e il retto con una minuscola telecamera, che restituisce immagini molto nitide. Questa videocamera è posta in cima a un tubicino flessibile e viene fatta passare con delicatezza dall’ano. Grazie a questo esame, posso anche asportare piccole parti di tessuto da inviare in laboratorio, quando occorrono analisi specifiche a partire da una biopsia. Sia gli esami endoscopici, che l’eventuale biopsia, non provocano comunque dolore, ad eccezione di pochi casi, per i quali è prevista la sedazione o l’anestesia locoregionale perianale.

A questo punto passerò alla visita obiettiva, ovvero osserverò da vicino l’ano e l’interno del retto, aiutandomi con la palpazione. Quest’ultima prevede l’uso delicato del dito avvolto dal guanto e una buona dose di lubrificante. Così potrò capire se ci sono emorroidi o formazioni come i polipi.